FESTA DI SAN VINCENZO FERRERI,
🍀FESTA DI SAN VINCENZO FERRERI,
11 MESI DAL TERREMOTO.
Ieri, 23 luglio 2017, la comunità di Castelluccio di Norcia ha celebrato la festa del patrono San Vincenzo Ferreri.
Visto che il paese è quasi completamente zona rossa, le celebrazioni sono state fatte appena fuori le mura del cimitero; in fondo è stato significativo anche così: i castellucciani di oggi, vicini a quelli di ieri… eravamo proprio tutti.
Alla festa hanno partecipato anche le Istituzioni: la Presidente del Consiglio Regionale Donatella Porzi ed il Sindaco di Norcia Nicola Alemanno, concordi nel vedere in Castelluccio un ambiente tanto meraviglioso, quanto bisognoso di un’attenzione particolare per il ritorno alla vita dopo il terremoto, e nella futura ricostruzione.
Ed è infatti palese l’esigenza di una tutela specifica per il nostro paese dove la popolazione non attende immobile, ma è in prima linea per salvaguardare una comunità così duramente colpita.
Infatti, gli amministratori hanno potuto toccare con mano questa realtà, diversa da ogni luogo del cratere del sisma, dove, in questo momento, le attività di ristorazione si sono provvisoriamente riunite in una tensostruttura, solo due attività di ricezione alberghiera riescono a lavorare nei loro edifici agibili, mentre gli agricoltori e gli allevatori sono tornati a lavorare nelle loro terre senza un ricovero per i propri animali e per loro stessi. La solidarietà e la disponibilità ottenuta costituiscono un buon punto di ripartenza senza dimenticare i gravi ritardi nella gestione di questa prima fase.
Ma tanto c’è ancora da fare ed in fretta, perché il clima a Castelluccio non concede tempo: le fonti idriche prosciugate che sono vitali per il bestiame, i piccoli caseifici a conduzione familiare che non hanno nemmeno un appoggio temporaneo, le demolizioni e la rimozione delle macerie che sono fondamentali per poter utilizzare gli edifici ancora agibili o rimettere velocemente in pristino quelli che lo possono essere.
Il paese, inteso come tessuto sociale, deve tornare a vivere, perché, e la festa di ieri lo ha confermato, la comunità di Castelluccio è numerosa e salda; il fatto che materialmente vi si risieda o meno non toglie l’attaccamento ed il concreto contributo che ciascuno di noi dà a Castelluccio: chi di noi non ha un parente a cui dare una mano per la raccolta delle lenticchie, o da aiutare in un negozietto nella vendita dei prodotti mentre si raccontano aneddoti, o ancora un ristorante dove mandare i propri ragazzi ad imparare un mestiere? Il poter far crescere i propri figli in estate tra quei vicoli stretti e spazi naturali immensi, educandoli alla fatica del lavoro, era ed è una scuola di vita senza eguali per le generazioni future.
È grazie all’impegno dell’intera comunità, alla tenacia ed alla fedeltà dei Castellucciani tutti, che il paese e l’ambiente circostante, di cui tutti si professano difensori, sono arrivati ai giorni nostri cosi come li conosciamo, nonostante nel passato non ci fossero vincoli.
Vale la pena ricordare come, in questi lunghi 11 mesi (che ricorrono proprio oggi), siano state fatte numerose riunioni ed incontri – a volte anche con toni molto vivaci – tra i castellucciani per comprendere le varie necessità, poi con le Istituzioni per far loro comprendere che le regole generali non sempre possono trovare applicazione concreta sulla rinascita e sulla ricostruzione di Castelluccio; ed ancora, la caparbietà dei castellucciani nell’aiutare gli agricoltori nel loro ritorno a Castelluccio per la semina della lenticchia e la raccolta del fieno, la difficile lotta per far riaprire la strada, l’impegno per poter consentire la realizzazione della tensostruttura per le attività di ristorazione. Tutto questo è stato portato avanti dall’intera comunità, anche da chi a Castelluccio aveva “solo” una casa, che non è una mera casa di vacanza ma il luogo delle proprie radici quelle da cui parti ma dove sempre torni.
Adesso, la rinascita di Castelluccio dovrà necessariamente passare per due strade: da un lato la realizzazione del “villaggio” per delocalizzare tutte le attività produttive, la cui realizzazione si spera avvenga in breve tempo; l’altra, in contemporanea è la realizzazione delle casette temporanee (le cosiddette S.A.E.) per tutti coloro che a Castelluccio vivevano e lavoravano – sperando che ricomincino a farlo quanto prima – per mantenere saldo un tessuto sociale ampiamente compromesso, ma desideroso di rimboccarsi le maniche per restituire ai propri figli e a tutti gli appassionati, un Castelluccio vivo come prima e se possibile ancora di più. A queste due priorità si dovrà affiancare una rapida demolizione degli edifici pericolanti, la rimozione delle macerie, e una rapida riparazione di tutte le strutture che con piccoli, ma necessari interventi, potranno ripartire.
Tutto questo è stato possibile e lo sarà ancora di più in futuro, attraverso la collaborazione e la verifica dell’operato svolto dalle istituzioni preposte alla gestione della ricostruzione – Comune, Regione, Parco, Protezione Civile, non dimenticando i soggetti che finora si sono spesi gratuitamente per dare un aiuto concreto al paese: il Soccorso Alpino Speleologico Umbria, la Protezione Civile e le migliaia di persone che hanno voluto manifestare la loro vicinanza fisica e materiale ai Castellucciani.
In tutto questo percorso, auspichiamo, che la disinformazione di questi giorni, da parte di gruppi pseudoambientalisti e che ha coinvolto, nostro malgrado, anche soggetti qualificati come il CAI Umbria, che hanno provato a mettere in discussione alcuni progetti che ci coinvolgono direttamente, credendo che noi castellucciani non siamo in grado di avere quella lungimiranza per salvaguardare il territorio (cosa che fino ad oggi abbiamo sempre fatto poiché viviamo con esso in una imprescindibile simbiosi), cessino, ed, anzi, alla loro assenza materiale sul nostro territorio durante questi terrificanti mesi, corrisponda, da ora in poi, una concreta presenza con azioni di concreto sostegno alla nostra rinascita.
Concludiamo questo reportage ringraziando tutti i sostenitori che hanno donato tempo e risorse a tutti noi, confidando che presto possano trovare realizzazione
by Per La Vita Di Castelluccio Di Norcia Onlus il 2017-07-24 20:21:37